"Parma è e sarà sempre antifascista”, in mille al presidio dopo i cori per il duce nella sede di FdI

PARMA - A Parma un nuovo presidio di protesta, dopo il caso dei cori fascisti nella sede di Fratelli d'Italia in Borgo del Parmigianino che ha portato al commissariamento della sezione locale di Gioventù nazionale. "Dimostriamo che Parma è, e sarà sempre, antifascista" lo slogan che ha riunito partiti, collettivi e società civile davanti al monumento al Partigiano in piazzale della Pace. Un migliaio di manifestanti si è radunato pacificamente a poche centinaia di metri dalla sezione locale del partito di Giorgia Meloni, dove la sera del 28 ottobre (anniversario della marcia su Roma) alcuni membri di Gioventù Nazionale hanno cantato inni al duce, sventolando un tricolore e intonando il “Me ne frego”.
Presenti al presidio Anpi, Cgil, Partito Democratico, Rifondazione Comunista, Anppia, Libera, Legambiente, Avs, Movimento 5 Stelle, Pci, Udu, Ssu e Arci. C’era anche il sindaco Michele Guerra, che ha ribadito: “Parma si riconosce nei valori antifascisti di questo presidio e respinge con tutta la sua forza quello che è accaduto, dobbiamo stare attenti a non minimizzare e pensare che siano solo ragazzate". Per Nicola Maestri, presidente provinciale di Anpi, col presidio "lanciamo un messaggio di fermezza contro queste scorribande fasciste, il fatto che sia sia verificato all'interno di una sede di partito è ancora più grave. Quei ragazzi non vanno presi a calci nel sedere, come dice il ministro Crosetto, a loro vanno insegnate l'educazione e la storia".
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